Vedo l'arte vivente come occasione di discusione sociale, come catalizzatore di energie creative dedite ad una partecipazione attiva nella cosa comune, sia di chi crea e realizza arte, sia di chi la fruisce. L'arte deve dare punti di vista variegati sul mondo, sul presente. Deve offrire esperienze stimolanti che vadano a toccare tutti gli strati dell'individuo: l'intelletto, l'emotivo, il sensuale, il subconscio.
Personalmente pratico questa ricerca, motivata da passione, curiosità e dedizione, tramite il teatro e tutte le arti ad esso affini, valorizzando l'incontro tra due gruppi di persone: pubblico e creatori.
La necessità di tale attività deriva dal desiderio di una continua osservazione e comprensione della natura umana, della profondità dell'esistenza, delle vicende attuali, passate e future in riferimento alla società, per contrastare l'ignoranza, il sopruso, la negazione del diritto, la menzogna, l'odio, la sopraffazione, l'uso indiscriminato delle risorse terrestri. Con il desiderio di costruire un mondo libero, sano, migliore e artisticamente emancipato.